Le Origini del Karate
Il Karate è un’arte marziale giapponese nata nelle isole di Okinawa.
Si tratta di una disciplina che fornisce elementi utili all’autodifesa oltre ad essere un’attività motoria completa ed adattabile per ogni età.
Attraverso l’allenamento regolare è possibile migliorare la coordinazione, la mobilità, la forza e la resistenza fisica.
Nella sua accezione tradizionale la pratica del Karate vuole favorire anche lo sviluppo di alcune qualità etiche e morali.
Questo è il famoso Dojo Kun , le cinque regole del Dojo formulate dal M° Funakoshi:
– CERCA DI PERFEZIONARE IL CARATTERE
– PERCORRI LA VIA DELLA SINCERITA’
– RAFFORZA INSTANCABILMENTE LO SPIRITO
– OSSERVA UN COMPORTAMENTO IMPECCABILE
– ASTIENITI DALLA VIOLENZA ED ACQUISISCI L’AUTOCONTROLLO
Nel Karate esistono diversi stili. Quello che pratichiamo ed insegniamo noi è lo stile Shotokan, ad oggi tra i più diffusi al mondo. Lo Shotokan è stato fondato dal M° Gichin Funakoshi (1868-1957) ed ha trovato un ampio successo anche grazie alla sua introduzione, già a partire dal 1924, nelle scuole e università giapponesi in quanto ritenuto particolarmente adatto per lo sviluppo motorio dei bambini e dei ragazzi.
Il Karate come Sport
Ad oggi il karate è una delle arte marziali più praticate al mondo ed è anche a tutti gli effetti una disciplina sportiva.
A Tokyo 2020, dopo tanti anni di attesa, sarà per la prima volta alle Olimpiadi!
Le gare di karate possono essere essenzialmente di due tipi:
KATA – esecuzione di alcune forme prestabilite (kata) dove si premia la precisione, la velocità, la forza e l’ “interpretazione” che l’atleta riesce a dare all’esercizio.
KUMITE – combattimento a punti con contatto controllato dove sono permesse tecniche di pugno, di calcio e proiezioni.
Noi crediamo che l’aspetto agonistico sia un valore aggiunto alla disciplina, specialmente per i più giovani. Se affrontate con la massima serenità le competizioni permettono di mettersi alla prova e possono essere degli ottimi momenti di crescita. Al tempo stesso crediamo che la scelta dell’agonismo debba essere assolutamente libera, per “passione” e senza nessun obbligo.